Ciao Rail,
se ben ricordi avevamo già parlato di questo argomento...... comunque facciamo un ripasso!!
le centraline analogiche funzionano con una semplice resistenza interposta tra il segnale in uscita e massa e due diodi in serie che garantiranno un valore di 1.2V (0.6V per diodo) per fare in modo che il partitore resistivo non funzioni prima di aver oltrepassato il valore di 1.2V che rappresenta il regime minimo, . Quando la pressione inizia a salire, e di conseguenza anche la tensione sul sensore, questa, (la tensione) viene frenata dalla resistenza, che a causa della caduta di tensione causata dal passaggio della corrente verso massa abbasserà il valore efficace di tensione. Piu' la resistenza è bassa, più sarà bassa la tensione erogata dal sensore. Purtroppo però a causa della corrente che scorre verso massa la tensione potra' salire fino ad un certo punto, dopo di chè la ECU manderà in blocco il sistema causando l'accensione della spia avaria e lo spegnimento del motore sulle JTD euro2 e l'ingresso in recovery con limitazione della potenza sulle euro 3/4. Sulle digitali (quelle serie!!) la tensione del sensore non viene toccata, ma serve da riferimento per conoscere la pressione ed il microprocessore in funzione della pressione erogata scegliera' la tensione in uscita opportunamente decrementata in modo da garantire sempre lo stesso rapporto di differenza in out, (questo ti permettera'di avere sempre tempi iniezione e anticipi calcolati con una pressione inferiore pertanto gli iniettori spruzzeranno piu' gasolio perche' la prex reale e' piu' alta di quella che il micro fa leggere all'ECU) solo che quando si arriva nella prossimità del valore massimo di 4.5V il rapporto del valore decrementato non puo' essere superiore ad una percentuale prestabilita, se no andrà in blocco pertanto in questa fase il micro cambiera' il rapporto di decremento del segnale portandolo ad un decremento inferiore che puo' essere opportunamente settato. in parole povere ai bassi carichi acceleratore ci si spinge di piu' con il decremento del segnale, ma man mano che il carico sale il decremento deve anche ridursi. Ecco spiegata la differenza prestazionale tra i moduli analogici e quelli digitali. Gli analogici non potranno mai avere le stesse prestazioni delle digitali proprio perche' fisicamente non possono variare il carico resistivo sul segnale al variare del carico motore, mentre le digitali non toccando il segnale del sensore possono farlo senza alcun problema.
Spero di essere stato chiaro e soprattutto di averti tolto le tue curiosità